massimo /'mas:imo/ [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus "grande"; trattato anche in ital. come superl. di grande]. - ■ agg. [grandissimo, il più grande: tenere qualcuno nella m. considerazione; stabilire le tariffe m.] ≈ estremo, Ⓣ (econ., banc.) massimale, sommo, supremo. ‖ assoluto. ↔ infimo, Ⓣ (econ., banc.) minimale, minimo. ■ s. m. 1. a. (solo al sing.) [la cosa o la quantità più grande possibile, il livello o il grado più elevato: ottenere il m. dei compensi; raggiungere il m. dello stipendio] ≈ apice, apogeo, colmo, culmine, estremo, limite, maximum, non plus ultra, picco, top, vertice, vetta. ↔ minimo. ▲ Locuz. prep.: al massimo [nel peggiore dei casi: al m. la spesa sarà di cento euro] ≈ (pop.) al limite, tutt'al più. b. [cosa o persona ritenuta la migliore: questo vino è il m.] ≈ ideale, non plus ultra, optimum, perfezione, top. 2. (sport.) [al plur., una delle categorie in cui sono divisi, in base al peso, i pugili (sopra gli 81 kg)] > minimosca, mosca, gallo, piuma, superpiuma, leggero, superleggero, welter, superwelter, medio, mediomassimo, massimo.