matador
‹matadħòr› s. m., spagn. [der. di matar «uccidere»] (pl. matadores ‹matadħòres›, raram. anche italianizzato in matadóri). – 1. Torero che, nella corrida, ha il compito di uccidere il toro con la lunga spada di cui, unico fra i toreri, è armato (è perciò detto anche, con termine spagn., espada). 2. raro, fig. Uomo di alto valore, di eccezionali capacità: era venuto fuori il libro che terminò la questione del primato, passando avanti anche all’opere di que’ due «matadori», diceva don Ferrante (Manzoni), cioè di Machiavelli e di Botero. Per un altro uso fig. della parola, v. l’adattam. ital. mattatore2.