matricolato
agg. [part. pass. di matricolare2]. – Propriam., iscritto in una matricola, cioè in un elenco o registro o albo, con partic. riferimento alle antiche corporazioni di arti e mestieri. Per estens., nell’uso com., riconosciuto ufficialmente e pubblicamente come avente diritto alla qualifica assunta o attribuita, soprattutto usato, con funzione rafforzativa, in espressioni spreg. o scherz. quali ladro, furfante, briccone, furbo, imbroglione m., e sim., che è cioè realmente e quasi professionalmente tale (quasi segnato per tale in una ideale matricola): nessuno concluda da ciò che il notaio fosse un furbo inesperto e novizio; perché s’ingannerebbe. Era un furbo m. (Manzoni); secondo me sei solo una bugiarda matricolata (Dacia Maraini).