matrimo
agg. [dal lat. matrimus, der. di mater -tris «madre»]. – Nell’antica Roma, detto di fanciullo che aveva la madre in vita; il termine ricorre spec. nell’espressione patrimo e matrimo, usata in rapporto al culto, essendo un requisito, per servire in cerimonie religiose, quello di avere entrambi i genitori viventi.