mattone
mattóne s. m. [prob. der. del lat. maltha: v. malta]. – 1. a. Materiale laterizio (per lo più a forma di parallelepipedo), usato nella costruzione di murature, di strutture di solai e di coperture: m. pieni, forati, alleggeriti; m. crudi, cotti; m. messi per piano; m. messi per ritto o per coltello o per taglio, secondo lo spessore più stretto; muro di mezzo m. (o di una testa), grosso quanto un mattone nella sua larghezza; muro di un m. (o di due teste), grosso quanto un mattone nella sua lunghezza; fabbrica di mattoni; cottura dei mattoni. In locuzioni dell’uso fam. (oggi poco com. e region. tosc.): fa tre passi su un m., di chi cammina a passi piccolissimi; il ballo del m., quello che si balla seguendo un ritmo lento e spostandosi pochissimo; tre m., una piccola casa, o, spreg., una casupola o una catapecchia. b. estens. M. isolanti, costituiti da materiali termicamente o acusticamente isolanti, di solito a forma di parallelepipedo piuttosto appiattito. M. refrattarî, di forma identica ai mattoni ordinarî, ma costituiti da materiale refrattario. 2. fig. a. Peso, in genere; in partic. nella locuz. pop. avere un m. sullo stomaco, provare un senso di pesantezza a causa della cattiva digestione (e, in senso fig., avere un peso sulla coscienza). Anche, persona, libro, spettacolo e sim. noiosi, e quindi tali da suscitare insofferenza: quel tuo amico è un vero m.; non ti consiglio di leggere questo libro (o di vedere questo film): è un mattone. b. Con altro uso fig., nel linguaggio giornalistico, gli immobili, il settore dei beni immobili (in partic. delle case): investire nel mattone. 3. Colore simile a quello del mattone cotto: un vestito color m. o color rosso mattone. 4. In araldica, plinto posto in rilievo. ◆ Dim. mattoncino (v.), non com. mattoncèllo, mattonétto (v.); accr., non com., mattoncióne.