McMondo
(Mc-Mondo, Mc Mondo), s. m. Il mondo globalizzato, rappresentato simbolicamente dalla catena di ristorazione veloce McDonald’s. ◆ Politica ed economia dei consumi sono diventate teologia. E non c’è posto nel Mc-Mondo per atei ed eretici. (Foglio, 20 novembre 2000, p. 3) • Mai, quanto oggi, il pericolo della omologazione assoluta – il famoso «Mc Mondo» come diceva uno scrittore americano spiritoso – è stato negato proprio dalle nuove condizioni di «agibilità» della parte più progredita, ovvero l’Occidente. (Gazzettino, 3 novembre 2002, p. 27, Attualità) • C’era una volta il BigMac, la fettina di carne più avidamente trangugiata della terra, il formidabile piedistallo su cui si posava la McDonald’s, impero multinazionale del fast food. Poi sono arrivati la McSalad, la McPasta, la McPizza e così via, finché un bel (o brutto) giorno ci siamo accorti di vivere nel McWorld, un McMondo in cui è «veloce» non più soltanto il cibo, ma quasi tutto quanto facciamo, godiamo, consumiamo. (Enrico Franceschini, Repubblica, 27 gennaio 2006, p. 37, Cultura).
Composto dal nome commerciale McDonald’s e dal s. m. mondo, ricalcando l’espressione ingl. McWorld.
Presente nel titolo del libro di Benjamin R. Barber, Jihad vs. McWorld, New York 1996; trad. it. di Diego Montaldo, Guerra santa contro McMondo, Milano 1998.