meandro
s. m. [dal nome del Meandro (gr. Μαίανδρος, lat. Maeandrus e Maeander), fiume dell’Asia Minore, che già in greco e in latino aveva assunto sign. fig. per i caratteristici serpeggiamenti del suo corso]. – 1. Ognuna delle serpentine, o curve a forma di S, soggette a spostamenti (e perciò dette anche m. divaganti), che certi fiumi formano scorrendo nel loro corso inferiore in piane alluvionali a leggera pendenza; m. incassati, incisi dalla corrente nella roccia sottostante la coltre alluvionale e, quindi, non soggetti a spostamenti; m. morti, quelli che, in seguito a un naturale processo di raddrizzamento del corso del fiume, risultano strozzati alla base, con l’isolamento di un’ansa destinata a prosciugarsi. 2. In geologia, fessura o canaletto visibile a occhio nudo, apertosi in seno a una roccia per cause geologiche diverse. 3. Qualsiasi disegno o andamento serpeggiante o complicato; in partic.: a. Per lo più al plur., movimento tortuoso e intricato di strade o passaggi dov’è difficile l’orientamento (spesso quindi sinon. di labirinto o dedalo): perdersi nei m. della città vecchia; l’albergo, dentro, è un m. di corridoi, di scalette, di dislivelli (Alvaro). b. Per estens., motivo decorativo costituito da elementi collegati e ripetuti, per lo più di forme geometriche intrecciate o sovrapposte, come la greca usata soprattutto nell’ornamentazione di membrature architettoniche. 4. fig. Per lo più al plur., intrico, tortuosità, svolgimento complicato, e sim., con riferimento a trattazioni, argomentazioni, o alle facoltà dell’uomo e alle loro operazioni: ci si trova impigliati e affondati senza saper come nei m. delle bibliografie, nella foresta dei testi e delle edizioni (Papini); conosceva ... i m. tortuosi e oscuri dell’attività curialesca, tutti i cavilli, tutte le insidie della procedura (Cicognani); i m. della memoria, del pensiero, della mente, dell’animo. 5. In enigmistica, varietà di gioco geometrico a frase, consistente nel disporre orizzontalmente un certo numero di parole una sotto l’altra in modo da formare un quadrato o rettangolo: partendo da una determinata lettera, e toccando successivamente tutte le altre con movimento serpeggiante secondo una linea (da indovinare) che forma una specie di meandro, si ottiene una frase di senso compiuto. 6. In meccanica applicata, lo stesso che meato.