media
mèdia s. f. [femm. sostantivato dell’agg. medio, sottint. misura, quantità, ecc.]. – 1. In matematica e nelle sue applicazioni, m. di un insieme di valori, o m. aritmetica, o assol. media, il valore dato dalla somma algebrica degli elementi dell’insieme divisa per il numero degli elementi: fare, calcolare, computare la m.; m. giornaliera, mensile, annua; la m. annua delle temperature massime di un luogo; la m. del costo di produzione di un bene in un paese. a. Più in generale, il termine indica un valore assunto a rappresentare una serie di numeri; in partic.: m. in senso stretto (o m. effettiva o m. reale), quando tale valore coincide con uno dei numeri della serie che non sia né il minimo né il massimo; m. in senso lato, quando tale valore è compreso tra due numeri della serie; m. di conto, media in senso lato che non coincida con alcun numero della serie; m. lasca, che tiene conto solo di alcuni termini della serie; m. ferma, che tiene conto di tutti i termini; m. semplice, che considera tutti i termini alla stessa stregua (la media aritmetica risulta quindi una media ferma semplice); m. ponderata, che distingue opportunamente il peso da attribuire a ciascun termine; m. geometrica, che, dati n numeri, è uguale alla radice n-esima del loro prodotto; m. armonica, il reciproco della media aritmetica del reciproco degli n numeri dati; m. antiarmonica, il rapporto tra la media aritmetica dei quadrati degli n numeri dati e la loro media aritmetica. b. In analisi matematica (e nelle sue applicazioni), m. di una funzione reale, definita e integrabile in un intervallo dato, il rapporto tra il valore dell’integrale su quell’intervallo e l’ampiezza dell’intervallo stesso. c. In statistica, m. di un campione di una variabile aleatoria, la media aritmetica dei valori assunti da tale variabile nel campione considerato, pari alla media ponderata di tutti i possibili valori della variabile, pesati per la loro distribuzione; il limite di tale media al tendere all’infinito della dimensione del campione è detto m. della distribuzione di probabilità (o valore medio aspettato), e in generale non coincide col valore più probabile (detto moda). d. Nel calcolo della velocità di un veicolo (per es. nelle competizioni sportive), m. oraria, il rapporto tra un determinato cammino percorso (espresso per lo più in chilometri) e il tempo impiegato a percorrerlo, misurato in ore: corrisponde alla velocità media (in km/h) del veicolo in quel percorso. e. Di uso frequente la locuz. avv. in media, in misura calcolata secondo una media aritmetica esatta o approssimativa: quest’anno ho speso in m. 1500 euro al mese; un investimento che rende in m. il 15% l’anno. 2. Nel linguaggio scolastico, punto di merito assegnato a un alunno per ciascuna materia negli scrutinî trimestrali o finali, così detto perché, teoricamente, dovrebbe corrispondere alla somma dei voti ottenuti dall’alunno, divisa per il numero delle prove e delle interrogazioni: in inglese orale ho la m. del 7½, negli scritti invece ho la m. del 7 scarso; al plur., fare le m., fare gli scrutinî. Più comunem., s’intende per media il voto ideale (parziale o finale) che si ottiene facendo la somma dei voti conseguiti, negli scrutinî parziali o finali, nelle singole materie e dividendo il risultato per il numero delle materie stesse: riportare la m. del sette, dell’otto; essere promosso con una m. alta, con una m. appena sufficiente; peccato! quel sei in matematica mi rovina la media. 3. Nel gioco del calcio, m. inglese, particolare tipo di punteggio che una squadra totalizza nel corso di un campionato, ottenuto sommando algebricamente un punto positivo per ogni vittoria fuori casa, zero punti per ogni vittoria in casa o pareggio fuori casa, un punto negativo per ogni pareggio in casa o sconfitta fuori casa, due punti negativi per ogni sconfitta in casa: consente di stabilire, in ogni fase, una classifica che, introducendo una diversa valutazione dei risultati ottenuti nelle partite giocate in casa rispetto a quelle giocate fuori casa da ciascuna squadra, fornisce un criterio per la stima del suo rendimento e delle sue probabilità di vincere il campionato (per questo viene anche detto media scudetto): la squadra viaggia in perfetta m. inglese (a zero punti). L’indice viene talvolta usato anche per valutare le possibilità di salvezza delle squadre più deboli, e si parla allora di m. retrocessione e di m. salvezza. 4. In usi ellittici: a. Scuola media: frequentare la m. o, al plur., le medie. b. In radiotecnica, media frequenza. Per entrambi i sign., v. medio, n. 2 e, h.