mediano
agg. e s. m. [dal lat. medianus, der. di medius «medio»]. – 1. agg. Che sta nel mezzo, che si trova in una posizione di mezzo. In partic.: a. In anatomia, nervo m., nervo misto che si origina con due rami dal plesso brachiale; vena m. dell’avambraccio, ramo venoso superficiale della faccia ventrale dell’avambraccio. b. In botanica, piano m. (o, come s. m., il mediano) di un organo inserito su un altro (per es., foglia su caule) è il piano che divide l’organo in due metà simmetriche e passa per l’asse longitudinale dell’organo principale; lamella m., in citologia vegetale, v. lamella, n. 2 b. c. In geometria, linea m. di un triangolo, lo stesso che mediana s. f. (v.). d. In fonetica, suoni m., quelli la cui articolazione avviene all’interno e non nelle parti periferiche della cavità orale (sono tali, per es., le consonanti palatali e le dentali, in contrapp. alle labiali e alle velari). e. In statistica, valore m., il valore centrale d’una seriazione. f. In geografia linguistica, Italia m., area dialettale che comprende parte del Lazio, dell’Umbria, delle Marche e dell’Abruzzo, con esclusione della Toscana. 2. Nel gioco del calcio, del rugby, dello hockey su prato e su pista, della pallamano e della pallanuoto, linea m. (o assol. mediana s. f.), la seconda linea di giocatori (detti mediani), formata di due o tre elementi, che assicura il collegamento fra le azioni della linea di attacco e quelle della linea di difesa; è detta anche linea dei sostegni o linea di sostegno, e più comunem. oggi linea di centrocampo. 3. s. m. Giocatore di seconda linea di una squadra di calcio, hockey, pallamano, pallanuoto e rugby, che ha il compito di raccordare i reparti di difesa e di attacco della propria squadra, formando un reparto detto appunto linea mediana (o linea di centrocampo).