mediasettizzato
p. pass. e agg. Omologato al tenore, alle situazioni e alle atmosfere dei programmi televisivi delle reti Mediaset; assimilato al Gruppo Mediaset e alle sue strategie. ◆ Ringrazia il suo proverbiale stellone Antonio Bassolino, il governatore che da quand’era sindaco non rinuncia al bagno di folla, sia che gli venga offerto dal mediasettizzato Gigi D’Alessio che dall’eversivo Clandestino. (Luigi Vicinanza, Repubblica, 2 settembre 2001, Napoli, p. I) • Il trucco è tornato anche nella vita degli uomini che usano la propria immagine come potere. Infatti, se la telestar Costantino [Vitagliano] non fosse levigato come una statuetta di cera, e non avesse gli occhi blu esaltati da ombretti e mascara e la pelle color mattone per artifici sapienti, forse non avrebbe sedotto il popolo ambosessi mediasettizzato: (Natalia Aspesi, Repubblica, 27 marzo 2005, p. 45, La Domenica di Repubblica) • Le «leggi» cui [Romano] Prodi fa riferimento sono il più grande nemico di un intervento di Mediaset nella vicenda. C’è anzitutto la legge Gasparri e i limiti che pone all’intreccio tra operatori tv e telefonici; c’è il disegno di legge di [Paolo] Gentiloni che di nuovo metterebbe in difficoltà un connubio tra i due colossi. E, infine, il più volte ricordato nodo del conflitto di interessi. Un gioco a incastri che, a seconda degli scenari, potrebbe quantomeno costringere una Telecom «mediasettizzata» a dover cedere i suoi canali Tv, La7 e Mtv, se non a costringere il Cavaliere a una plateale rinuncia. (Francesco Spini, Stampa, 23 aprile 2007, p. 22, Economia).
Derivato dal nome commerciale Mediaset con l’aggiunta del suffisso -izzato.