medioevo
medioèvo (o 'mèdio èvo'; anche 'èvo mèdio'; frequente l’uso con iniziale maiuscola, Medioèvo) s. m., solo al sing. – Nelle periodizzazioni e classificazioni storiografiche, il periodo storico intermedio tra la fine dell’età antica (convenzionalmente fissata dagli storici al 476, data della caduta dell’Impero romano di Occidente) e l’inizio dell’età moderna (fissato al 1492, data della scoperta dell’America, ma che per alcuni aspetti e manifestazioni, soprattutto nel campo artistico, può essere anticipato all’inizio del ’400); in partic., alto m., fino all’anno 1000, basso m., posteriore all’anno 1000; anche, la civiltà che di questo periodo storico fu l’espressione: l’arte, la pittura, la letteratura del medioevo. Con riferimento ad altre civiltà, m. ellenico, il periodo storico dell’antica Grecia caratterizzato dalla decadenza della civiltà minoica e micenea a partire dal sec. 12° a. C., sino all’inizio dell’età storica propriamente detta (sec. 8°-7° a. C.). Con riferimento a epoche più recenti, il termine è usato, con tono polemico e spreg., per designare il carattere retrogrado e anacronistico di istituti, mentalità, costumi che siano in aperto contrasto con le esigenze o l’evoluzione della vita moderna (anche se la storiografia più aggiornata ha superato questa visione unilaterale e polemica del medioevo, nata in epoca illuminista): avere una mentalità da m.; usanze da medioevo.