mediterraneo
mediterràneo agg. [dal lat. mediterraneus (con i sign. 1 e 2), comp. di medius «medio» e terra «terra»]. – 1. ant. Di regione lontana dal mare, tutta compresa entro terra (sinon. quindi di continentale e contrapp. a marittimo): dalla Mesopotamia, che è la terra più m. di tutto l’universo abitabile (Vico). 2. In geografia, mare m. (o, ellitticamente e per lo più come nome proprio, Mediterraneo), grande bacino marittimo contornato quasi completamente da terre; in partic., mare m. romano o, per antonomasia, il Mediterraneo (detto dai latini Mare nostrum), il mare che bagna le coste meridionali dell’Europa, quelle occidentali dell’Asia anteriore e quelle settentrionali dell’Africa; M. americano, il Mar Caribico (o delle Antille); M. australasiatico, l’insieme dei mari interposti tra le grandi e le piccole Isole della Sonda. 3. estens. a. Che appartiene, o si riferisce, alle terre bagnate dal Mediterraneo in senso stretto: vegetazione, fauna, flora m.; macchia m.; popoli m.; razza m., in antropologia fisica, razza (detta anche occidentale) caratterizzata da cranio dolicocefalo, faccia ovale e lunga, naso leptorrino o mesorrino, corporatura longilinea, statura piccola, pelle bruna, occhi e capelli scuri; clima m., tipo di clima marittimo caratterizzato da inverni miti, piogge invernali o autunno-primaverili, e un periodo estivo di aridità, in cui i massimi termometrici coincidono con i minimi pluviometrici. Sottoregione m., in zoogeografia, suddivisione della regione paleoartica, comprendente l’Europa merid., l’Africa settentr. e l’Asia sud-occid. fino all’Indo. Regione m., in fitogeografia, quella caratterizzata, più tipicamente verso le coste, dal bosco sempreverde a sclerofille (con dominanza di querce sempreverdi: leccio e sughero), dalla macchia ricca di specie xerofile (lentisco, ginepro, mirto, ecc.) e da tipi da questa derivati (gariga, frigana, ecc.); contribuiscono a dare una speciale impronta al paesaggio sia alcune coltivazioni caratteristiche (agrumeti, oliveti, ecc.) sia la presenza di specie importate, coltivate o selvatiche (agave, fico d’India, eucalipto). Ecosistema m., in ecologia, l’insieme dei climax che si sviluppano nelle regioni in cui si ritrovano le condizioni del clima mediterraneo: oltre che nella regione mediterranea in senso stretto, si incontrano sulle montagne costiere della California e del Cile e lungo la costa meridionale dell’Australia e del Sud Africa. In petrografia, serie m., o potassica, uno dei grandi gruppi della serie alcalina nei quali sono state riunite, in base alla composizione chimica e mineralogica, le rocce eruttive: comprende quelle ricche soprattutto di ossidi di potassio; questa serie caratterizza il magmatismo interno delle zolle litosferiche sia continentali sia oceaniche ed è presente in aree interessate da rift continentali. In medicina, anemia m., lo stesso che talassemia; febbre m., altro nome della febbre melitense. b. Che appartiene o si riferisce a fatti culturali, spirituali e sim. sviluppatisi nelle terre bagnate dal Mediterraneo: civiltà m.; lingue m., denominazione con cui si designano le antiche lingue del bacino del Mediterraneo romano precedenti o comunque indipendenti dalle lingue europee, semitiche e camitiche, documentate direttamente dall’etrusco, dal ligure e dall’iberico, e da una sola ancora vivente, il basco (analogam., parole, vocaboli, voci m., appartenenti a, o provenienti da, una delle lingue mediterranee). Dieta m., adattamento approssimativo della locuz. ingl. mediterranean food style, coniata nel 1977 ma facente riferimento alle abitudini alimentari delle popolazioni italiane degli anni Cinquanta e greche degli anni Sessanta: si riferisce a un modello alimentare diffuso nei paesi del bacino mediterraneo, relativamene ricco di amidi e con moderato apporto di proteine animali, abbondante olio di oliva, ortaggi e frutta.