megaparcheggio
(mega-parcheggio), s. m. Parcheggio di grande estensione, capace di ospitare molti autoveicoli. ◆ [tit.] Bari, un mega-parcheggio sotto corso Cavour / Emendamenti al bilancio per trovare i soldi. Capitali privati nelle opere (Gazzetta del Mezzogiorno, 26 febbraio 2002, p. 1, Prima pagina) • Dello «Snow shuttle», una metropolitana per collegare il centro agli impianti sciistici, non se ne parla più; per il megaparcheggio interrato sotto la piazza principale sono finiti i finanziamenti; sul progetto di ospitare qui una gara della Coppa del Mondo di sci, anche la Regione Abruzzo ha espresso perplessità; in Comune [Roccaraso], da un anno, c’è il commissario prefettizio. (Messaggero, 7 febbraio 2006, p. 9, Interni) • «Ozieri – scrive testualmente il sindaco [Leonardo Ladu] – è la città in cui il tunnel dell’ospedale sembra diventare il simbolo delle incongruenze nella realizzazione di opere pubbliche. In piazza Garibaldi non possono più accedere i pullman perché la pavimentazione non sopporta tali pesi; il megaparcheggio in costruzione è stato immaginato in modo che non vi possano accedere i mezzi pesanti». (Miuccio Farina, Nuova Sardegna, 19 aprile 2008, p. 32, Cronaca di Ozieri).
Composto dal confisso mega- aggiunto al s. m. parcheggio.
Già attestato nella Repubblica del 2 marzo 1985, p. 6, Politica (Franco Sernia).
V. anche parcheggione.