melone
melóne (o mellóne) s. m. [dal lat. tardo melo -onis]. – 1. a. Erba annua delle cucurbitacee (Cucumis melo), detta anche popone, originaria dell’Asia o dell’Africa tropicale, coltivata in tutti i paesi caldi e temperati per il frutto commestibile: ha fusto strisciante, ramoso, munito di cirri semplici, foglie scabre, cordate e fiori monoici, gialli. b. Il frutto della pianta, che è un peponide, di solito sferico-ovoidale, ha polpa succosa e profumata, e contiene numerosi semi giallicci. A seconda della forma e dei caratteri della buccia e della polpa, si distinguono diverse varietà: cantalupo, sferico a spicchi pronunciati, con buccia grossa, rugosa o bernoccoluta, polpa gialla; reticolato o retato, ovoidale, con buccia verde che presenta un reticolo biancastro rilevato, polpa bianca, gialla o verdiccia; liscio, ovoidale con buccia liscia (a questo tipo appartiene il m. d’inverno o di Malta, con polpa bianca o aranciata, profumatissima); lungo o serpentino (lat. scient. Cucumis melo var. flexuosus), cilindrico, spesso contorto, lungo fino a 1 m, con polpa poco sapida, rosea o rossastra. 2. M. d’acqua: nome dato nell’Italia merid. al cocomero (cfr., con lo stesso senso, il fr. melon d’eau, il ted. Wassermelone,
l’ingl. watermelon), contrapposto al m. di pane, che è il popone. 3. Albero dei m.: altro nome dell’albero detto comunem. papaia. ◆ Dim. meloncèllo (v.), meloncino.