memore
mèmore agg. [dal lat. memor -ŏris, affine al gr. μέρμηρα «sollecitudine», μέριμνα «pensiero», e al sanscr. smàrati «egli si ricorda»]. – Che conserva il ricordo di un fatto non solo nella mente ma anche nel sentimento, e in modo continuo, non momentaneo: sono sempre m. delle sue parole; un popolo m. delle dolorose esperienze passate; con riferimento al bene avuto da qualche persona, include l’idea della gratitudine: essere m. dei benefìci ricevuti. Estens.: con m. affetto, con m. pensiero, e sim.; Dona i pensier che il memore Ultimo dì non muta (Manzoni), cioè pensieri santi, di cui non ci si deve pentire nel giorno estremo della vita, quando torna alla memoria tutto il passato. Talvolta anche con riferimento a luoghi: le pendici del Grappa, memori del valore dei nostri soldati, che testimoniano, che conservano o rievocano il ricordo.