memoriale
agg. e s. m. [dal lat. tardo memorialis agg. «che serve di memoria»; come s. neutro, memoriale (per lo più usato al plur., memorialia) «libro di memorie; monumento per ricordo»]. – 1. agg. ant. o letter. a. Che ha per fine di ricordare o di commemorare: la Pasqua, per gli Ebrei, non è che la festa m. della fuga in Egitto (Papini). b. Che raccoglie notizie e documenti di determinati fatti storici o comunque di rilievo, oppure disposizioni, istruzioni per cose che si desidera far fare, oppure richieste, suppliche, e sim.: libro m., lettera m. (v. oltre, l’uso analogo come sost., alle lettere e, f, g del n. 2). 2. s. m. In genere, qualsiasi cosa che ha per fine di ricordare. Quindi, in partic.: a. Libro o scrittura contenente notizie, istruzioni e sim. da tenere a mente: m. dei riti, nella liturgia cattolica, piccolo cerimoniale che descrive come debbono svolgersi alcuni riti annuali (benedizione delle candele, delle ceneri, delle palme) nelle piccole parrocchie ove deve provvedervi un solo sacerdote. b. Con altra accezione, nella liturgia della messa, sinon. di anamnesi, cioè la prima parte della prece eucaristica che segue la consacrazione del pane e del vino. c. Opera manoscritta o stampata a cui è affidata la narrazione di fatti importanti di cui si è stati protagonisti o testimoni, o anche raccolta di documenti d’importanza storico-politica a memoria e illustrazione di particolari avvenimenti. d. Raccolta di memorie relative alla vita e all’attività di qualche illustre personaggio: M. di Sant’Elena (fr. Mémorial de Sainte-Hélène), titolo di un’opera in otto volumi (1822-23) di E. A. Dieudonné, conte di Las Cases, dove è registrato, giorno per giorno, ciò che Napoleone disse e fece durante i primi 18 mesi dell’esilio a Sant’Elena. e. Scritto in cui si espongono fatti a difesa e spiegazione del proprio operato (per es., il m. Rossi, redatto dal giornalista Cesare Rossi per attribuire a Mussolini la responsabilità del delitto Matteotti nel quale egli stesso sembrava essere stato in qualche modo compromesso). f. Documento, opuscolo, breve scritto contenente, in forma di appunti sommarî, o di abbozzi d’idee, istruzioni o disposizioni (per es., il m. di Jalta, ultimo documento del pensiero di Palmiro Togliatti, pubblicato postumo, nel quale l’allora segretario del Partito Comunista Italiano ribadiva la «via nazionale italiana al socialismo», rifiutando l’adesione a un qualsiasi modello di socialismo predeterminato). g. Scritto col quale s’invoca una grazia, si chiede un beneficio, e sim., esponendovi tutti gli elementi e le circostanze opportuni a raggiungere lo scopo: m. particolareggiato, preciso, documentato; consegnare, presentare un memoriale. 3. s. m. Anticam., il pubblico registro dei contratti notarili; e dazio o gabella del m. o dei contratti era detto il tributo corrispondente alla moderna tassa di registro.