meno /'meno/ [lat. mĭnus, neutro (con valore avv.) di minor, compar. di parvus "piccolo"]. - ■ avv. 1. a. [comparativo di minoranza di poco: vorrei spendere m.; lavorare m.] ↔ di più. ● Espressioni (con uso fig.): fare a meno (di qualcuno o qualcosa) → □ ; meno che (o di) niente [di cose la cui entità è così piccola da non avere alcun valore: qui dentro tu conti m. di niente!] ≈ niente, nulla; non essere da meno [non essere inferiore, con la prep. di: non vuol essere da m. dei suoi colleghi] ≈ essere all'altezza (o alla pari); venire meno → □. ▲ Locuz. prep.: di meno [spec. con sost., in misura ridotta rispetto ad una di riferimento: mi hai dato una carta di m.; se avessi vent'anni di m.!] ≈ in meno. ↔ in più. b. [unito con agg. e avv., forma il compar. di minoranza: il mio disegno è m. originale del tuo] ↔ più. c. [preceduto dall'art. determ., forma il superl. relativo di minoranza: il m. intelligente del gruppo] ↔ più. ● Espressioni: né più né meno [per rafforzare un'affermazione: parla né più né m. come se fosse lui il capo] ≈ esattamente, proprio; più o meno [in modo approssimativo: è andata più o m. così; ci vorrà più o m. un'ora] ≈ a grandi linee, all'incirca, approssimativamente, circa, pressappoco, suppergiù. ↔ esattamente, precisamente. 2. [nelle prop. interr. doppie e sim.: sappimi dire se accetti o m.; secondo che ci siano o m. complicazioni] ≈ no. 3. a. (matem.) [indica la sottrazione: tredici m. otto è uguale a cinque] ↔ più. b. [analogam., nel linguaggio comune: sono due chili m. un etto; sono le nove m. cinque (minuti)] ↔ e. ● Espressioni: meno male [esclam. con cui si esprime soddisfazione per cosa che si sia risolta bene: sono tutti salvi? m. male!] ≈ grazie a Dio, per fortuna, sia lodato il Cielo; quanto meno [con senso restrittivo: potremmo andare al cinema o, quanto m., a fare una passeggiata] ↔ almeno, perlomeno, se non altro. ↑ come minimo; pop., senza meno → □. c. (educ.) [nelle votazioni, di seguito a un numero, indica un voto non pieno] ↔ più. ■ prep. [a parte: erano tutti presenti, m. lui] ≈ ad eccezione di, all'infuori di, eccetto, escluso, fuorché, salvo, tranne. ■ agg. invar., fam. [in quantità più esigua: io ci metterei m. tempo; è meglio farlo più tardi, con m. fretta] ≈ minore. ↔ maggiore, più. ▲ Locuz. prep.: in men che non si dica ≈ all'istante, in un attimo, in un baleno, in un batter d'occhio, subito. ↔ con calma, lentamente, piano piano. ■ s. m., invar. [al plur., il gruppo meno numeroso: gli oppositori per fortuna sono i m.] ≈ minoranza. ↔ maggioranza, i più. ■ meno male che locuz. cong. [introduce una frase che esprime soddisfazione per cosa che si sia risolta bene: m. male che è andata così!] ≈ fortunatamente, per fortuna (che). ■ a meno che (o di) locuz. cong. [introduce una frase eccettuativa: non lo farò, a m. che non mi preghi (o a m. d'essere pregato)] ≈ eccetto che, salvo che, tranne che. □ fare a meno (di qualcuno o qualcosa) [non contare più su qualcuno o qualcosa: ho dovuto fare a m. del suo aiuto] ≈ fare senza (ø), privarsi, rinunciare (a). ↔ giovarsi, usufruire. □ senza meno [con certezza: verrò senza m.] ≈ certamente, di sicuro, senza (ombra di) dubbio, (lett.) senza fallo, senz'altro, sicuramente. ↔ forse, presumibilmente, probabilmente. □ venire meno 1. [di cosa, non esserci più: mi vengono m. le forze; ci è venuto m. il suo aiuto] ≈ mancare. ↔ restare, rimanere. 2. [di persona, ritirarsi da un impegno preso e sim., con la prep. a: venire m. ai patti] ≈ mancare. ↔ rispettare (ø), tenere fede. 3. [assol., di persona, essere abbandonato dalle forze: venire m. per la stanchezza] ≈ crollare, perdere i sensi, svenire. ↔ rinvenire, riprendersi.