mentovare
v. tr. [dal fr. ant. mentevoir, che è il lat. mente habere «avere in mente»] (rare le forme rizotoniche), letter. o pop. tosc. – Nominare, menzionare, rammentare: è un luogo che ho sentito già m.; et nullu homo ène [= è] dignu Te m. (s. Francesco); Se d’esser mentovato là giù degni (Dante); altre cagioni che non è qui il luogo di m. (Manzoni); e dammi che nel mio commiato Io mèntovi l’autore del tuo sangue (D’Annunzio). ◆ Part. pass. mentovato, anche come agg., con il sign. di già nominato, suddetto, e sim.: secondo la deposizione del mentovato teste ... (cfr. il più comune summentovato).