mercanzia
mercanzìa (ant. mercantìa) s. f. [aplologia di mercatantia, mercatanzia]. – 1. ant. a. L’esercizio del commercio e del traffico, l’attività del mercante, mercatura: fare, esercitare m.; prov., m. non vuole amici, il mercante, nelle cose che riguardano i suoi affari, non guarda in faccia a nessuno. b. L’insieme dei mercanti, spec. in quanto costituiti in corporazione con proprio tribunale: corte della m., o casa della m., o assol. mercanzia, nel medioevo, corporazione che raccoglieva i produttori e i mercanti che provvedevano alla vendita delle merci nelle fiere, dotata di proprî consoli e rettori i quali prendevano parte anche alla vita politica cittadina e sovraintendevano ai servizî pubblici interessanti il commercio. Il termine, usato assol., indicava talora anche il palazzo in cui avevano sede gli organi della corporazione. 2. concr. a. Sinon. di merce, cioè ogni bene economico mobile in quanto è oggetto di commercio: m. di valore, di scarto; balle, casse di m.; non riesce a vendere la sua m.; bottega, magazzino pieno di m.; una nave carica di mercanzie d’ogni sorta. La bandiera copre la m. (o la merce), aforisma del commercio marittimo, col quale si afferma genericamente che le merci e i passeggeri trasportati da una nave sono garantiti dallo stato a cui la nave appartiene (in senso fig., riferito a persona, a organo, ecc., che con l’autorità del proprio nome riesce a far passare e avallare anche cose non buone). La parola è usata inoltre, in senso proprio e fig., in alcune frasi d’uso com., in cui non potrebbe essere sostituita con merce: saper vendere, far valere la propria m., essere un mercante abile nelle vendite (fig., saper far valere le proprie qualità, far apprezzare i proprî meriti, l’opera propria); è un furbone che sa vendere cara la sua m.; la buona m. trova presto chi la compra, o trova presto recapito, c’è subito chi l’acquista (fig., di ogni cosa di pregio, materiale o spirituale; in partic., scherz., di belle o brave ragazze che trovano facilmente marito). Non com., m. reale, che ha un suo intrinseco valore, e fig. di persona i cui meriti non siano solo apparenti, o che sia schietta, leale. b. estens., fam. Roba in genere, per lo più in senso spreg.: che ne fai di tutta codesta m.?; ha la casa piena di m. inutile; vuota tutta quella m. che hai nelle tasche. Anche di persona o di più persone che siano poco di buono: pratica certa m.!; non voglio aver a che fare con quella mercanzia.