mercatista
agg. Che si conforma totalmente alle logiche liberiste del mercato, senza adottare alcuna contromisura protezionistica. ◆ «Dalla tournée africana di [Walter] Veltroni al rap di Jovanotti, da sinistra è tutto un ammiccamento. La loro politica è un mix di terzomondismo, visioni escatologiche tipo “declino dell’Occidente” e cinismo “mercatista”, sintetizzabile nella formula “essere buoni conviene”» [Giulio Tremonti intervistato da Al(essandro) Ca(lderoni)]. (Stampa, 30 marzo 2000, p. 6, Interno) • Sulle debolezze endemiche del nostro sistema, che ci pongono ancora una volta in condizioni di inferiorità e che ci hanno fatto cadere fra due sedie – quella del modello statalista francese e quella del modello mercatista britannico – Alessandro Penati ha detto lunedì scorso, impeccabilmente, tutto quello che c’era da dire. (Luigi Spaventa, Repubblica, 1° marzo 2006, p. 1, Prima pagina) • Caro Direttore, «Il termine mercatista non esiste in altre lingue», ha affermato il Professor Mario Monti nella sua bella intervista al «Corriere della Sera» di venerdì 30 maggio. Una affermazione vera. Fin troppo vera. Infatti il termine «mercatismo» non si trova neppure nei dizionari della lingua italiana! È un neologismo, come nota correttamente l’intervistatore. I neologismi vengono coniati, con maggiore o minore successo, quando si pensa che vi sia stato un mutamento della realtà che può essere individuato solo con una espressione linguistica a sua volta nuova. (Giulio Tremonti, Corriere della sera, 31 maggio 2008, p. 3, Primo piano).
Derivato dal s. m. mercato con l’aggiunta del suffisso -ista.
Già attestato nella Repubblica dell’11 luglio 1999, p. 1, Prima pagina (Giorgio Ruffolo).