merino
s. m. e agg. [dallo spagn. merino, forse der. dal nome dei Merinidi, dinastia musulmana arabo-berbera (arabo Banū Marīn) che regnò sul Marocco nei secoli 13°-15°]. – 1. Razza di pecore famose nel mondo per la loro lana: originarie dell’Africa, furono introdotte in Australia, dove si svilupparono con ritmo prodigioso; hanno testa grossa, corna (assenti nelle femmine) a base larga e doppia spirale, vello esteso dalla testa fino ai piedi, di colore bianco-giallastro o verdognolo, molto untuoso, da cui si ottiene una lana a bioccoli parallelepipedi, molto apprezzata perché morbida, folta e regolare. 2. Panno fatto con la lana delle pecore omonime, tessuto come il cheviot, molto pregiato spec. per abiti da uomo. ◆ È molto diffusa la forma merinos (che è propr. il plur. spagnolo), usata come sost. o agg., sia per il sing. sia per il plur., sul modello del fr. merinos; quindi un merinos, una pecora merinos, le pecore merinos (o assol. le merinos), e così lana merinos, panno merinos (o assol. il merinos). Con le forme italiane, la parola è più spesso usata in funzione di agg.: pecora merino o merina, lane merine, panno merino.