merlo1
mèrlo1 s. m. (f. -a) [lat. mĕrŭla]. – 1. Uccello passeraceo della famiglia turdidi (Turdus merula) che vive nei boschi, nei giardini, nei terreni coltivati, comune e stanziale in Italia; ha piumaggio nero lucido nel maschio, più chiaro nella femmina, e becco giallo arancione; ha canto sonoro (fischio) e notevoli facoltà imitative dei suoni, in partic. del canto di altri uccelli. Altre specie sono il m. dal collare (lat. scient. Turdus torquatus), detto anche m. dal petto bianco e, nell’Italia centr., m. forestiero. 2. fig. Babbeo, minchione, sempliciotto: s’è fatto prendere, quel m.; bel m.!; è proprio un m., ecc. (v. anche merlotto); scherz., cercare il m., di donna che cerca marito (o amante), soprattutto se ricco e generoso; e così adescare il m., ha trovato il m. che la sposa, e sim. Per antifrasi, uomo furbo, scaltro, che si finge ingenuo o bonaccione: sta’ attento, è un m. quello! 3. Con varie determinazioni, è nome comune o region. di altri uccelli appartenenti a generi diversi: m. acquaiolo o acquatico, passeraceo (Cinclus cinclus) di color giallo ardesia superiormente e con la gola bianco-grigia, stanziale nell’Europa settentr., raro in Italia (altrove lo stesso nome indica la gallinella d’acqua o porciglione); m. acquaiolo grande, o m. acquatico maggiore, l’uccello noto come cavaliere d’Italia; m. casaiolo, il passero solitario; m. di sasso o sassile, m. di montagna, il codirossone. ◆ Dim. merlòtto (v.).