meschino
agg. [dall’arabo miskīn «povero, indigente»]. – 1. letter. Infelice, sventurato, che si trova in misero stato; esprime in genere commiserazione: povero e m. fu d’Atene cacciato (Boccaccio); Qualche grazia il meschino Corpo fra voi ricopra (Petrarca); come esclam.: m. me!, o me infelice!, misero me!; Guerin Meschino, protagonista dell’omonimo romanzo cavalleresco del cantastorie fiorentino Andrea da Barberino (c. 1370 - c. 1430). Sostantivato: dovrebbero aiutare quei m.; Su per la viottola scoscesa Va la m. risolutamente (Giusti). 2. ant. Che è in condizioni di povertà e servitù: Ne la sembianza mi parea meschino, Come avesse perduto segnoria (Dante). Quindi, come sost., servo, sottoposto: le meschine De la regina de l’etterno pianto (Dante), le Erinni, ancelle di Proserpina o Ecate. 3. Nell’uso com. odierno, si dice soprattutto di cosa che risulti eccessivamente scarsa, insufficiente, inadeguata per quantità o qualità, o sostanzialmente povera, misera: stipendio, compenso m.; un dono m.; un raccolto piuttosto m.; incassi m.; un trattamento, un pranzo m.; una m. abitazione; un arredamento m.; un m. spettacolo. Riferito all’aspetto fisico di una persona, indica scarso sviluppo, costituzione gracile e malaticcia: ha un corpo m.; com’è m. questo ragazzo! Più comunem., riferito alla mente, all’animo, al modo di pensare di una persona, con valore alquanto limitativo o spregiativo, esprime povertà spirituale, angustia, grettezza: ha un cervello m.; sentimenti, pensieri m.; il mio primo moto fu m., frugai nello zaino per vedere se avesse tolto qualcosa, e c’era tutto (Ennio Flaiano); gente d’idee m.; quanto sei meschino! Per estens., di ciò che rivela l’angustia intellettuale o la grettezza dello spirito: uno scritto, un articolo m.; chiacchiere, accuse, dispute m.; litigare per m. questioni; un m. puntiglio; scuse, ragioni m.; fare una m. figura, non solo brutta ma anche ridicola e poco dignitosa. ◆ Dim. meschinèllo (soprattutto come espressione di tenera commiserazione), meschinùccio, non com. meschinétto. ◆ Avv. meschinaménte, in modo meschino, con grettezza d’animo: non credevo che ci si potesse comportare così meschinamente!; meno com., in modo miserevole: aveva grandi idee, e invece è finito meschinamente.