messaggero
messaggèro (meno com. messaggièro, messaggère, messaggière) s. m. [dal fr. messager, der. di message «messaggio»]. – 1. (f. -a) a. Chi reca ad altri un messaggio, un annuncio o anche una richiesta di notizie, come incarico abituale o occasionale: a messagger che porta ulivo Tragge la gente per udir novelle (Dante); tornata adunque la messaggera alla sua donna con questa risposta (Boccaccio); è in genere sinon. di ambasciatore (nel suo sign. generico), messo e sim.: Mercurio era il m. degli dei; Iride era la m. di Giunone; essere inviato, venire, come m. di pace. In senso fig., e talora con funzione di agg., chi, o che, preannuncia con la sua presenza il sopraggiungere di qualche cosa: l’aurora, m. del giorno; Già l’aura messaggiera erasi desta A nunzïar che se ne vien l’aurora (T. Tasso); nuvole m. di tempesta (più com., in questo sign., annunciatrici, foriere). b. Nel linguaggio scient., qualsiasi ente o elemento che media la trasmissione di un messaggio; riferito in partic., in biologia e in genetica, a sostanze chimiche che trasmettono o trasferiscono a strutture cellulari informazioni che ne regolano l’attività, come gli ormoni (m. chimici) e l’RNA messaggero (v. RNA). 2. Nell’amministrazione delle Poste e Telegrafi, messaggero (ufficialmente messaggere) postale, subalterno addetto al servizio di messaggeria. 3. In zoologia, messaggero inglese, denominazione di una razza di colombi con caruncole nasali e palpebrali sviluppate. 4. a. Cilindretto di bronzo provvisto di una scanalatura assiale, infilato sul cavo di sospensione di uno strumento talassografico a immersione e lasciato cadere lungo di esso allo scopo di agire sulle leve di comando dello strumento stesso. b. Come agg., nel linguaggio marin., cavo m., e analogam. catena m., cavo o catena occorrenti per riportare l’azione di un mulinello o di un verricello a manovre lontane da essi. Anche, per ellissi, come s. f., la messaggera (v. la voce).