metastabile
metastàbile agg. [comp. di meta- e stabile]. – Genericam., che è in condizione di parziale o temporanea instabilità, o di precaria stabilità; nel linguaggio scient. e tecn., il termine assume varî sign. particolari: a. In chimica fisica, fase m., o fase di stato m., particolare stato instabile, cioè di pseudoequilibrio, raggiunto da una sostanza o da un sistema con l’acquisto di una quantità di energia superiore a quella che competerebbe al suo stato più stabile, al quale tende a passare: per es., quello che si può far raggiungere all’acqua, alla pressione normale e a una temperatura di qualche grado superiore ai 100 °C, senza che essa bolla. b. In fisica atomica, stato m. di un atomo (o di una molecola, o di un nucleo atomico), quello corrispondente a un livello energetico eccitato avente una vita media relativamente elevata. c. In fisica delle particelle elementari, particelle m., quelle che decadono tramite interazioni deboli o elettromagnetiche e che hanno vita media molto più lunga della vita media delle particelle (instabili) che decadono tramite interazioni forti. d. In metallurgia, metalli e leghe in stato m., che hanno struttura diversa da quella che a essi competerebbe nelle condizioni fisiche (soprattutto per quanto concerne la temperatura) in cui si trovano; in pratica, ogni prodotto metallurgico risulta in tal senso metastabile perché all’aria, cioè in presenza di ossigeno, la forma termodinamicamente stabile di un metallo è l’ossido.