metodismo
s. m. [der. di metodo; nel sign. 2, dall’ingl. methodism, der. di method «metodo»]. – 1. In senso proprio, non com., conformità, rigorosa aderenza a un metodo; con sign. riduttivo, esagerato valore attribuito all’uso o all’efficacia dei metodi. 2. Nella storia del cristianesimo, raggruppamento religioso che abbraccia varie sette e comunità del mondo protestante (quasi esclusivam. anglosassone), tutte derivate dall’originario movimento di rinnovamento religioso, dal rigoroso «metodo» di vita religiosa per giungere alla salvezza propagato, nella prima metà del Settecento, dai fratelli John e Charles Wesley e da George Whitefield, inizialmente entro la Chiesa anglicana, in seguito distaccatosi da essa e organizzatosi in comunità autonome (che furono perciò dette anche «non conformiste»). 3. Nella storia della medicina, sistema teorico o «metodo», considerato come un tentativo di opposizione alla dottrina ippocratica, elaborato da Temisone di Laodicea (medico vissuto a Roma al tempo di Augusto) sulla base delle concezioni di Asclepiade di Bitinia (c. 130 - c. 40 a. C.), suo maestro, il quale considerava i corpi composti di «atomi» in continuo movimento e divisi tra loro da «pori»: secondo Temisone le malattie possono ricondursi a eccesso o a deficit di tonicità e quindi, rispettivamente, a restringimento o a dilatazione dei pori degli organi e dei tessuti.