metrico
mètrico agg. [dal lat. metrĭcus, gr. μετρικός, der. di μέτρον «misura; metro (del verso)»] (pl. m. -ci). – 1. a. In relazione a metro nel sign. di «misura», che concerne la misura, la misurazione: i sistemi m. e monetarî usati dagli antichi; servizio m., l’attuazione, da parte di organi dell’amministrazione statale o locale (detti uffici m.), nonché di organi di polizia in genere, delle leggi concernenti il sistema legale dei pesi e delle misure, in partic. nella verifica dei pesi, delle misure e degli strumenti per pesare e misurare; computo m. (v. computo); rotella m., o nastro m. (roman. fettuccia m.), v. rotella. b. In matematica, relativo a una metrica, cioè a un concetto di misura. Retta, piano, spazio m., nella geometria elementare, lo stesso che retta, piano, spazio euclideo. Nella topologia, spazio m., un insieme qualsiasi nel quale si sia introdotta una metrica. Proprietà metriche, proprietà invarianti di fronte ai movimenti, o relative a una metrica (in contrapp. alle proprietà grafiche, o proiettive, o di posizione, che sono invarianti anche di fronte alle affinità o alle omografie). Geometria m., quella che studia proprietà metriche inerenti alla misura; in senso elementare, lo stesso che geometria euclidea. Problemi m. (o questioni m.), problemi che richiedono la nozione di misura, contrapposti ai problemi di carattere grafico. 2. Che ha per base il metro (unità di misura di lunghezza), soprattutto nell’espressione sistema m. decimale, o assol. sistema m. (v. sistema). Analogam., carato m., il valore attribuito al carato nel sistema metrico decimale, pari a 200 mg. Nelle costruzioni meccaniche, si dice di ogni pezzo meccanico le cui dimensioni siano unificate secondo il sistema metrico decimale (si dice invece inglese di pezzi unificati secondo il sistema in uso nei paesi anglosassoni); per es., viti m., dette anche decimali; attacco m., particolare tipo di attacco a codolo per utensili. 3. Che ha rapporto con il metro come elemento del verso nella poesia quantitativa classica; quindi, poesia m., quella basata sulla quantità delle sillabe, in contrapp. alla poesia sillabica o ritmica, fondata sull’accento e sul numero delle sillabe nel verso; analogam., prosa m., negli scrittori greci e latini, quella in cui la disposizione delle parole era regolata, riguardo alla quantità delle sillabe, in modo da ottenere, soprattutto alla fine delle frasi, determinate cadenze (clausole metriche). La contrapposizione di metrico a ritmico non è però sempre avvertita, e come si parla spesso di prosa ritmica, clausole ritmiche con riferimento alla prosa classica, così l’agg. metrico è molto spesso riferito anche alla poesia moderna, accentuativa; quindi, in genere, arte m., o assol. metrica, la tecnica della versificazione; schema m., lo schema dei versi e delle strofe; leggi, norme m.; licenza m., facoltà del poeta di deviare dalle norme consuete del metro. ◆ Avv. metricaménte, per quanto riguarda il metro, come elemento del verso e della strofe: una poesia metricamente ben fatta; anche, in metrica: comporre metricamente.