mezzana
meżżana s. f. [femm. dell’agg. e sost. mezzano]. – 1. Nel linguaggio marin.: a. L’albero poppiero di un veliero a tre alberi a vele quadre (attrezzatura «a nave»), oppure l’albero posto all’estrema poppa di un veliero a due alberi, a vele di taglio. b. Il pennone più basso dell’albero di mezzana, che, se a vele quadre, non porta vela e serve per tener distesa la vela superiore (contro-mezzana), venendo perciò chiamato anche verga secca. c. La vela di taglio dell’albero di mezzana, se questo ne porta una sola. 2. Formato di carta da stampa avente le dimensioni di cm 44 × 60. 3. Tipo di seta cucirina in cui il torto consta di due filati con ritorsione da sinistra a destra. 4. ant. a. Mattone di media grandezza usato per pavimentazione di stanze. b. La corda centrale di alcuni strumenti musicali come il liuto e sim. 5. Riferito a persona: a. Donna che fa da tramite per rapporti o incontri amorosi, spec. se illeciti o mercenarî (sinon. quindi, per lo più, di ruffiana). b. In Lombardia, nome (anche mezzanina) con cui si designano le ragazze che, nei laboratorî di sartoria, sono addette ai lavori ausiliarî e meno impegnativi. Nelle filande di seta, operaia (detta anche mezzante) adibita di volta in volta a diversi lavori (scopinatura o filatura). ◆ Dim. meżżanina (in partic. col sign. 5 b) e, con accezioni specifiche, meżżanèlla (v.).