microaggressione
(micro aggressione) s. f. 1. Aggressione, attacco militare di portata ridotta. 2. Comportamento, atto (anche linguistico) in apparenza non eclatante che rivela una mentalità di tipo razzista o una postura discriminatoria volontaria o involontaria. ♦ Oggi che sono scomparse le deterrenze automatiche insite nel sistema dell'equilibrio del terrore, e le microaggressioni si moltiplicano, quel principio si estende anche agli aggressori degli "altri". Non si invoca più la legittima difesa; ma anche la legittima offesa. è un aspetto della "globalizzazione". (Giorgio Ruffolo, Repubblica.it, 30 aprile 1999, Dossier) • «È molto importante costruire un clima che permetta a chi si trova in questa situazione di fragilità di potersi fidare. È solo aprendosi e parlando che gli adolescenti e anche i più giovani possono affrontare le microaggressioni della vita quotidiana». (Vittorio Lingiardi, intervistato da Elena Tebano, Corriere della sera, 28 ottobre 2013, p. 19, Cronache) • Racial Microaggression è un progetto fotografico di una studentessa della Fordham University. Kiyun Kim affronta le osservazioni a sfondo razziale che lei e i suoi compagni sono costretti a subire quotidianamente. Non si tratta di attacchi di gruppi organizzati che li prendono di mira per la loro cultura, per la loro etnia o per la loro religione, ma di piccoli messaggi fatti di parole che arrivano a questi ragazzi come colpi da parare. Immagini stereotipate legati ai comportamenti o agli attributi fisici associati alla loro razza, si trasformano in micro aggressioni razziali. (Linda Varlese, Huffington Post.it, 12 dicembre 2013, Culture) • Il cyberbullismo continua a fare vittime: il 22% degli intervistati è stato vittima dei bulli online. I comportamenti scorretti online riguardano principalmente l'aspetto fisico (28%), l'orientamento sessuale (21%) e la politica (21%). Il 67% degli intervistati dichiara inoltre di essere stato vittima di almeno uno dei principali rischi online ripetutamente, 2 o più volte. E il 33% ha infatti incontrato di persona l'autore della minaccia. A livello mondiale, invece, nel 30% dei casi si tratta addirittura di amici e familiari. Danni alla propria reputazione (89%), molestie (87%), maltrattamenti (82%), micro-aggressioni (76%) e misoginia (73%) sono i rischi per cui le vittime provano più dolore e disagio. Emerge che il 51% dei teenager si rivolge ai propri genitori per chiedere aiuto (+7% rispetto al 2019). (Repubblica.it, 11 febbraio 2020, Sicurezza) • Per capire le microaggressioni basta fare qualche esempio. Il professore statunitense di origine cinese Derald Wing Sue – che si è occupato molto di microaggressioni – ha raccontato di una volta in cui ricevette un complimento che in realtà era più simile a una microaggressione: alla fine di una sua lezione, uno studente andò da lui per complimentarsi e poi aggiunse: «Comunque, parla molto bene l’inglese». Sue, che è nato a Portland (Oregon), gli rispose: «Lo spero bene, visto che sono nato qui». (Post.it, 4 luglio 2020, Cultura).
Composto dal confisso micro- aggiunto al s. f. aggressione.
Da confrontare con l’ingl. microaggression. La loc. racial microaggressions è stata proposta per la prima volta dallo psichiatra Chester M. Pierce, in Offensive mechanisms, in F. B. Barbour (a cura di), The Black seventies (pp. 265-282), Boston, 1970, MA: Porter Sargent; in séguito, gli psicologi, e poi i media, hanno esteso la semantica del termine.