microclima
s. m. [comp. di micro- e clima1] (pl. -i). – 1. In climatologia: a. Il clima (detto anche m. topografico) dello strato di atmosfera a immediato contatto col terreno fino a 2 m di altezza, il più interessante per la vita umana e l’agricoltura, determinato dalla natura del suolo, dalle caratteristiche locali degli elementi topografici, dalla vegetazione, dall’esistenza di costruzioni, che portano a differenziazioni più o meno profonde ed estese nella temperatura, nell’umidità atmosferica e nella distribuzione del vento. b. Clima di una zona piuttosto limitata (per es., del versante di una valle o di una zona urbana), in qualche modo differente dal clima della regione circostante. c. Clima di spazî limitati (detto m. limitato o chiuso) sottratti in qualche modo all’azione diretta degli agenti atmosferici (per es., quello delle zone di sottobosco e delle grotte). 2. In ecologia, il clima che caratterizza un microambiente. 3. In ergonomia, il complesso delle condizioni termoigrometriche e di composizione fisico-chimica dell’aria che caratterizzano un ambiente di lavoro.