migliore pratica
loc. s.le f. Procedura più efficace, consolidata e opportuna: la scelta della prestazione che presenta le migliori caratteristiche operative e i migliori indicatori di qualità. ◆ Il Comune ospita il ministro del Welfare, Roberto Maroni, a Palazzo Reale per firmare insieme al Governo il rilancio del Patto del lavoro, che adesso diventa «Laboratorio Milano», stando al protocollo siglato ieri, che ribadisce e amplia i termini dell’intesa di due anni fa, il cosiddetto «Patto per il lavoro». Maroni riconosce al capoluogo lombardo il primato nazionale della «migliore pratica» nel sostegno all’occupazione, e promette a [Gabriele] Albertini che da Roma arriveranno finanziamenti cospicui. (Paolo Sciortino, Stampa, 16 luglio 2002, Milano, p. 4) • La riforma del Titolo V della Costituzione (2001) tentò una soluzione salomonica, attribuendo in via esclusiva allo Stato la tutela dei beni culturali, la valorizzazione alle regioni «salvo che per la determinazione dei principi fondamentali», riservata allo Stato (art. 116). Poiché le migliori pratiche internazionali e il giudizio degli esperti impongono di concepire come un continuum tutela, gestione e valorizzazione dei beni culturali, la rigida distinzione fra tutela e valorizzazione, che produce il frazionamento dell’azione amministrativa e la dispersione delle responsabilità, ha ben poco senso (lo mostrano i continui conflitti di competenza Stato-regioni davanti alla Corte Costituzionale); tanto più che la stessa parola «valorizzazione» è assai ambigua, e può essere interpretata in senso meramente economico. (Salvatore Settis, Repubblica, 4 maggio 2007, p. 1, Prima pagina) • Per rendere più efficienti i tribunali si propone di «monitorarli per fare emergere le migliori pratiche»: non una parola sulla responsabilità dei giudici e sull’autorità dei presidenti dei tribunali e dei capi delle procure (il costo della partecipazione di [Antonio] Di Pietro alle liste del Pd?). (Francesco Giavazzi, Corriere della sera, 4 marzo 2008, p. 1, Prima pagina).
Composto dall’agg. migliore e dal s. f. pratica, ricalcando l’espressione ingl. best practice.
Già attestato nel Corriere della sera del 13 novembre 1996, p. 47, Cronaca di Milano (Alberto Martinelli).
V. anche best practice, buona pratica.