mimo1
mimo1 s. m. [dal lat. mimus, gr. μῖμος dal tema di μιμέομαι «imitare, rappresentare imitando»]. – 1. a. Particolare forma di commedia basata sulla rappresentazione realistica e buffonesca della vita, sviluppatasi come genere teatrale e letterario, in versi e in prosa, presso gli antichi Greci e Romani: i m. di Sofrone, di Senarco, di Publilio Siro. b. Nel teatro moderno, spettacolo teatrale nato in Francia nei primi decennî del Novecento, nel quale si rinuncia all’espressione verbale e si affida al gesto e alla mimica la rappresentazione di stati d’animo, sentimenti, azioni e sim.: l’arte del m.; m. comico, drammatico. 2. (f. -a) a. Attore che interpreta spettacoli di mimo, con riferimento sia al teatro classico sia a quello moderno. b. In senso fig., attore privo di dignità e serietà, sempre in tono spreg. (con valore e uso analoghi a quelli di commediante, buffone, istrione e sim.). 3. In biologia, nel fenomeno del mimetismo, e in partic. nel mimetismo batesiano (o mimicry), la specie che, per sopravvivere e sfuggire ai potenziali predatori, assume sembianze simili a quelle di altre specie (dette modelli) che, non essendo commestibili, sono più protette.