minacciare
v. tr. [der. di minaccia] (io minàccio, ecc.). – 1. Annunciare, far temere a qualcuno un danno, un male, un castigo, una vendetta, con l’intenzione di mettere in atto il proprio proposito o con lo scopo di intimorire, di indurre a fare qualche cosa o a desistere da un atteggiamento, da un’azione, e sim.: m. qualcuno di morte, o m. la morte a qualcuno; minacciava di picchiarlo; m. una punizione, un aggravamento di pena; minacciava uno scandalo o di fare uno scandalo; minacciò che avrebbe riferito tutto alla polizia; il padrone minacciò di gettarli sul lastrico; il paese era minacciato dai nemici. Anticam. usato anche col compl. di termine (come il lat. minari): Or l’orso uccide, or al lion minaccia (Poliziano); E gli minaccia ... Di palesare a tutta quella gente Quel ch’egli ha fatto (Ariosto). Usato assol.: m. con le parole, con lo sguardo, col dito, con un bastone, col pugnale alla gola; è inutile che tu minacci; minaccino pure quanto vogliono, io non cederò; uscì minacciando. In tono scherz., promettere, manifestare l’intenzione di fare qualche cosa che riesca poco gradita agli altri; far temere: mia suocera minaccia una sua visita; minacciava di cantarci una romanza. 2. fig. a. Con riferimento a cose, incombere con un aspetto severo, imponente, con una mole considerevole: i monti altissimi sembrano m. il cielo con le loro cime; anche, costituire un effettivo pericolo: i massi minacciano la pianura sottostante; un’enorme macchina bellica minacciava gli assediati. Con soggetto astratto, mettere in pericolo: discordie intestine che minacciano l’esistenza dello stato; litigi che minacciano la pace familiare. b. Più genericam., far presentire un male o qualche cosa di molesto, dare motivo di temere un pericolo imminente, preannunciare un aggravamento delle condizioni, e sim.: le nubi minacciano pioggia; il mare minacciava burrasca; il tempo minaccia tempesta (anche con uso impers.: minaccia tempesta); l’infezione minaccia di estendersi; il ponte minaccia di crollare; il progetto minacciava di naufragare. ◆ Part. pres. minacciante, usato talvolta col suo valore verbale, per lo più negli usi fig.: un cielo minacciante tempesta; edificio minacciante rovina. ◆ Il part. pass. minacciato, pur conservando il suo valore verbale, è talora usato, come predicato, in funzione di agg., con il sign. di «in pericolo»: gli ordini del generale comandante le truppe territoriali ... vietavano ai militari tedeschi, sotto la minaccia di sanzioni disciplinari, di circolare da soli in zone m. dalla presenza partigiana (Nuto Revelli); bisogna evitare che sia minacciata la pace della famiglia.