minatore
minatóre s. m. [der. di minare]. – 1. Nel linguaggio milit.: a. ant. Chi scava cunicoli da mina nelle opere difensive del nemico, per provocarne la distruzione mediante cariche di esplosivo. b. Appartenente a una specialità del genio militare cui sono affidate le interruzioni stradali, le grandi demolizioni e la condotta della guerra di mina nella difesa e nell’attacco delle fortificazioni e nelle operazioni in montagna. 2. (f. -trice) a. Chi lavora come operaio nelle miniere, provvedendo sia al disgaggio e all’abbattimento dei minerali, sia a operazioni sussidiarie, quali la preparazione dei fornelli da mina (perforatore), il caricamento e il brillamento delle mine stesse (carichino e fuochino), la messa in opera delle armature delle gallerie (armatore), le manovre nelle stazioni dei pozzi di estrazione (ingabbiatore), ecc. Anemia dei m., in medicina, altro nome dell’anchilostomiasi, malattia parassitaria. b. Nella marina militare italiana, minatore-palombaro, antica denominazione di una speciale categoria di marinai torpedinieri. 3. Nella tecnica mineraria, m. continuo, macchina di scavo in galleria per l’abbattimento di rocce tenere e di media compattezza: è costituita da una testa di abbattimento provvista di dischi rotanti o catene a moto continuo dotate di taglienti, da una struttura di sostegno formata da un trattore semovente su cingoli e su cui sono installati anche gli organi di comando e il motore, e da un trasportatore, spesso orientabile, per il carico del materiale abbattuto su mezzi di trasporto. 4. (f. -trice) In zoologia, minatori di foglie, insetti (soprattutto lepidotteri) che allo stato larvale scavano gallerie (mine) nel tessuto parenchimatico delle foglie, tra l’epidermide superiore e quella inferiore, che lasciano intatte; analogam., larve minatrici.