miniazienda
(mini-azienda, mini azienda), s. f. Piccola impresa, azienda di piccole dimensioni. ◆ I soci della cooperativa Nuovo Cilento se ne stanno arroccati su una collina di San Mauro Cilento, un alto belvedere a metà tra il monte Stella e il mare di Pollica e dal loro eremo spediscono nel mondo 1000 quintali di olio all’anno. Il loro frantoio è all’avanguardia pur nel rispetto della tradizione (ogni paese aveva più di una miniazienda per la spremitura), anche perché è l’unico che copre l’intero ciclo di produzione, riciclaggio delle scorie compreso e ha un deposito interrato e superprotetto. (Stella Cervasio, Repubblica, 28 ottobre 2000, Napoli, p. XIII) • Nessun applauso anche quando [Romano Prodi] non è riuscito a esporre la sua ricetta per difendere le mini-aziende dalla globalizzazione e dalla Cina. (Giuliano Zulin, Libero, 18 marzo 2006, p. 4, La convention di Confindustria) • Pier Sergio Caltabiano, presidente dell’Associazione italiana formatori Aif, lamenta l’arretratezza del nostro Paese negli investimenti formativi di impresa. Dunque le aziende italiane sono poco disponibili a spendere in formazione? «Consideriamo le sole imprese con più di 10 dipendenti, una minoranza cioè rispetto all’ampio panorama delle mini aziende nostrane. Ebbene, nel 2007, solo il 32% delle over 10 hanno sistematicamente investito in formazione. Contro il 60% della media europea» (Enzo Riboni, Corriere della sera, 11 luglio 2008, p. 31, Economia).
Composto dal confisso mini- aggiunto al s. f. azienda.
Già attestato nella Repubblica del 17 marzo 1985, Affari & Finanza, p. 1 (Giorgio Lonardi), nella variante grafica mini-azienda.
V. anche micro-azienda.