minimizzatore
s. m. e agg. Chi o che minimizza la portata, la gravità di un fatto. ◆ Su una materia [le conseguenze derivanti dall’uso dei telefoni cellulari] in cui vi è grande incertezza, il pubblico ieri ha ricevuto pochissimi lumi dagli esperti. Restando in balia di opposte fazioni, con catastrofisti da una parte che parlano di rischi di tumori al cervello, Alzheimer e distruzione delle cellule cerebrali tramite una «lenta cottura» e minimizzatori professionisti secondo i quali non accadrebbe nulla. (Sole 24 Ore, 12 maggio 2000, p. 2, Europa) • Il Quirinale, insomma, al contrario di ogni posizione minimizzatrice, pensa che la lotta alla mafia non debba affievolirsi. (Stampa, 28 agosto 2001, p. 5, Interno) • Purtroppo, l’esperienza ci dimostra che quando affiora l’antisemitismo, il disprezzo minimizzatore non basta. (Luigi La Spina, Stampa, 10 marzo 2003, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal v. tr. minimizzare con l’aggiunta del suffisso -(t)ore.
Già attestato nella Repubblica del 27 marzo 1985, p. 9 (Rodolfo Brancoli).