minuzia
minùzia s. f. [dal lat. minutia, der. di minutus: v. minuto1]. – 1. ant. In senso proprio, particella minima: Così si veggion qui ... Le m. d’i corpi, lunghe e corte, Moversi per lo raggio onde si lista Talvolta l’ombra (Dante). 2. Comunem., in senso fig., minimo particolare, inezia, cosa che ha o a cui si attribuisce pochissima importanza; per lo più al plur.: m. grammaticali; illustrare un congegno in tutte le sue m.; badare alle m., notare le m., perdersi in minuzie; sono m., ma hanno anch’esse il loro peso. In opere d’arte (disegno, pittura, scultura) o d’arte applicata, quei piccoli particolari in cui si rivela la diligenza, la cura amorosa dell’artista: le m. di un lavoro di cesello o d’intaglio, le m. della miniatura. 3. Meno propriam., minuziosità: esprimersi con m. pedantesca; m. di dettagli.