mirteo
mìrteo agg. [dal lat. myrteus], poet. – Di mirto: corona m.; escono errando Fra l’ombre e i raggi fuor d’un m. bosco Due tortorelle (Foscolo). Dagli antichi Romani la parola fu usata anche per indicare un colore scuro, indeterminato, simile a quello della bacca del mirto, con riferimento ai capelli oppure al pelame equino: Vide ... stillar la mirtea Chioma rugiade assire (Carducci, che si rifà a un verso di Tibullo: «Stillabat Syrio myrtea rore coma»).