miserabile
miṡeràbile agg. [dal lat. miserabĭlis, der. di miserari «avere pietà, commiserare»]. – 1. a. letter. Degno di essere commiserato per la sua triste sorte, per la sua infelicità, e sim.: avendo dinanzi agli occhi l’esempio m. di Prato (Guicciardini); con molte sospensioni, con molti ohimè le raccontò il m. caso (Manzoni). b. Che suscita pietà per le condizioni di povertà, di rovina, di squallore, di desolazione materiale o spirituale in cui si trova: il m. aspetto di una città bombardata, della campagna inaridita dalla siccità; il m. stato dei paesi colpiti dall’epidemia. Più comunem., di persona, di gruppo sociale e sim. che versano in grave miseria economica e morale, oppressi dai disagi e dagli stenti (in questo senso la parola ha valore più oggettivo, senza necessaria allusione al sentimento di pietà che tale stato desta o può destare): famiglie m.; gente che si trova in m. condizioni; la m. vita delle popolazioni delle aree depresse; un m. pezzente; condurre una vita m., infelice, tristissima Per estens., riferito a luoghi, ambienti, cose: abita in un m. vicolo, in una m. stamberga; era coperto di pochi m. stracci. 2. a. Con tono fortemente spreg., epiteto di grave biasimo attribuito a persona che nelle sue azioni riveli bassezza morale: è un m. traditore, una m. spia; sei un m. mentitore; non è che un m. dongiovanni; spesso sostantivato: sei un m., una m.; come ha osato quel m.?; usato da solo, in forma esclamativa (miserabile!), esprime aspra condanna, soprattutto nell’avere notizia di un’azione vile, ma può anche esprimere violento disprezzo: taci, miserabile! Per estens., di azioni o sentimenti giudicati abbietti: disprezzo la sua m. condotta; è stato un m. ricatto; intenzioni, propositi m.; una m. e indegna passione. b. Con senso attenuato, di persona che assolve in modo meno che mediocre il proprio compito, o di cosa fatta molto male, che perciò suscita un senso di ironico e sprezzante compatimento: quel m. scribacchino!; una m. esecuzione musicale. c. Di cosa che abbia scarsissimo o inadeguato valore economico (esprime anche in questo caso un atteggiamento di sdegnoso disprezzo, ma talora solo apparente): gli offrì un m. compenso; sono capaci di litigare per cinque m. euro; si accontenta di un m. guadagno; non possiede altro che quel m. campicello; che me ne faccio di questo m. biglietto da cinque euro?; per antifrasi scherz.: la m. cifra di centomila euro. ◆ Avv. miṡerabilménte, in modo miserabile, in condizioni di grande povertà e squallore: condurre miserabilmente la propria vita; non com., in modo che denota viltà, bassezza d’animo: comportarsi, agire miserabilmente.