Mister Europa
(Mr. Europa), loc. s.le m. inv. Figura politica istituzionale, non prevista dai trattati dell’Unione europea, che avrebbe il compito di rappresentare unitariamente le politiche dell’Unione in ambito internazionale. ◆ Poiché [Tony] Blair ha accettato di rilasciare un’intervista esclusiva a «la Repubblica» sul congresso del Partito del Socialismo Europeo che si apre oggi a Milano, e poiché lì si parlerà del nome del futuro Mr. Europa, gli chiedo subito di [Romano] Prodi, che lui conosce bene e stima molto. E che chiama regolarmente Romano. (Antonio Polito, Repubblica, 1° marzo 1999, p. 2) • Rimangono le figure istituzionali nuove; insieme al presidente del Consiglio il ministro degli Esteri e, se le personalità prescelte avranno una loro precisa identità, ne acquisterà una anche l’Unione. Non è necessario che il futuro presidente del Consiglio europeo diventi un Mr. Europa. [Henry] Kissinger lamentava che non ce ne fosse uno a cui telefonare in caso di bisogno. (Giuseppe Mammarella, Messaggero, 19 giugno 2004, p. 5, Primo piano) • la crisi scoppiata con il doppio «no» al Trattato costituzionale e con il fallimento sul bilancio 2007-2013 è ancora più evidente. Perché, tra i suoi tanti contraccolpi, ha fragilizzato il ruolo della Ue sulla scena mondiale. E la vittima più illustre che ha lasciato sul terreno è proprio quel ministro degli Esteri dell’Unione che la Costituzione prevedeva e che, adesso, con il rinvio delle ratifiche, è finito nel congelatore. «Mister Europa» aveva già un nome. Lo spagnolo Javier Solana, ex segretario generale della Nato, attuale Alto rappresentante per la sicurezza e la politica estera, doveva diventare il primo ministro degli Esteri nella nuova architettura istituzionale della Ue. (Enrico Singer, Stampa, 20 giugno 2005, p. 8, Estero).
Composto dal s. ingl. mister e dal toponimo Europa.
Già attestato nel Corriere della sera del 24 marzo 1996, p. 8, Esteri (Stefano Cingolani).