mistico1
mìstico1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mystĭcus, gr. μυστικός «relativo ai misteri (pagani)», der. di μύστης «iniziato ai misteri» (v. miste)] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che ha attinenza con la mistica: estasi m.; esperienza m., esperienza di vita interiore che porta il soggetto verso un’intima unione con una realtà superiore, diversa, assoluta, fuori delle forme ordinarie di conoscenza e di esperienza. Talora contrapposto a razionale, per qualificare atteggiamenti non razionalmente costruiti o motivati. Teologia m., nella storia del cristianesimo, orientamento della riflessione sui misteri della fede che tende a sottolineare l’assoluta inconoscibilità di Dio e delle realtà divine, e quindi non svolge il discorso teologico per via analogica e positiva, secondo itinerarî logico-concettuali, ma preferisce procedere per opposizioni e negazioni (metodo apofatico); in essa è costante un impegno ad approfondire le verità rivelate attraverso la meditazione e la contemplazione dei misteri, un’intensità di vita spirituale, e l’unione con Dio in forza della sua illuminazione e della sua grazia; nelle classificazioni manualistiche, la teologia mistica è quella che studia le condizioni e le forme della mistica cristiana. b. Per estens., di altre cose che, inerenti alla religione, vanno intese in senso allegorico e con valore di simbolo: Rosa m., attributo della Madonna nelle litanie; corpo m. di Cristo, la Chiesa come comunità di credenti in Cristo; le mistiche nozze della Chiesa con Cristo; il significato m. delle parabole evangeliche, dei passi della Scrittura. Nell’esegesi biblica, senso m., distinto dal senso letterale, il complesso degli insegnamenti e delle prefigurazioni contenuti nella lettera della Scrittura, oggetto dell’intelligenza spirituale; spesso sinon. di allegoria, esso è sempre in rapporto con i misteri e i sacramenti di cui è tessuta la storia sacra e trova la sua più piena applicazione nel rapporto tipologico fra Vecchio e Nuovo Testamento. c. In antropologia, riferito a ogni interpretazione della realtà che trascenda i dati sensibili e li metta in rapporto con forze soprannaturali: la concezione m. della terra; il significato m. della regalità. d. In senso fig., di rapporti spirituali e atteggiamenti caratterizzati da purissima idealità: amore m.; m. dedizione al dovere. e. Col sign. di misterioso, solo nella locuz. golfo m. con cui è designato il recinto orchestrale nei teatri (v. golfo). 2. agg. e s. m. Riferito a persona, chi pratica il misticismo o chi scrive opere dettate da misticismo: è un m.; i m. del Duecento e del Trecento. ◆ Avv. misticaménte, in modo mistico, con misticismo: raccogliersi misticamente in preghiera, in contemplazione.