moderare
v. tr. [dal lat. moderare (lat. class. moderari), der. di modus «misura, limite, moderazione»] (io mòdero, ecc.). – Ridurre entro giusti limiti, contenere entro una certa misura, porre un freno a ciò che è eccessivo: m. l’ira, lo sdegno, la collera, la passione; cerca di m. i tuoi impulsi; dovrebbe m. le proprie pretese; la prima [virtù] si chiama Fortezza, la quale è arme e freno a m. l’audacia e la timiditate nostra (Dante); m. le parole, le espressioni, o m. la lingua, usare espressioni meno gravi e offensive o meno sconvenienti. Nel rifl., contenersi, imporsi un limite, soprattutto per ciò che riguarda i moti dell’animo e la soddisfazione degli appetiti: moderarsi nel bere, nella gola, nei piaceri, nella violenza delle passioni; devi moderarti con l’alcol; anche assol., frenare qualche propria esuberanza o eccesso: procura di moderarti; ora s’è un po’ moderato. Per estens., attenuare, ridurre, diminuire: m. la velocità; m. l’intensità della luce, il tono di voce. ◆ Part. pass. moderato, anche come agg. (v. la voce).