Moggigate
(Moggi-gate) s. m. inv. Scandalo suscitato nel mondo del calcio dall’inchiesta giudiziaria che si è avvalsa di intercettazioni telefoniche relative a Luciano Moggi, già direttore generale della Juventus. ◆ L’altro filone, quello con cui ci toccherà fare i conti per chissà quanto tempo in futuro, è invece quello originato dal Moggigate, intercettazioni della magistratura e dintorni, i cui riflussi hanno subito investito (e in maniera pure pesante) i milanisti. (Alberto Costa, Corriere della sera, 8 maggio 2006, p. 42, Sport) • I nostri calciatori, in divisa rigorosamente azzurra come nella finale del 1982, faranno il possibile e l’impossibile per concludere al meglio la loro strepitosa avventura: sarebbe il quarto trionfo in sei finali. Alla vigilia le previsioni non erano così ottimistiche, tutt’altro, per i veleni di Moggiopoli (Moggigate all’estero) che avevano portato il nostro calcio alla gogna planetaria. (Filippo Grassia, Arena, 9 luglio 2006, p. 3, Primo piano) • La nuova dirigenza juventina sta tentando di riportare ai fasti che le competono la Vecchia Signora, uscita più che malconcia dal «Moggi-gate». (Claudio Onofri, Repubblica, 9 marzo 2008, Genova, p. XIX).
Composto dal nome proprio (Luciano) Moggi con l’aggiunta del confisso ingl. -gate (ricavato dal nome dello scandalo Watergate).