mollezza
mollézza s. f. [lat. mollĭtia]. – Qualità di ciò che è molle, consistenza molle: la m. delle carni. Raro in senso proprio, è invece com. in senso fig., col sign. di debolezza, fiacchezza spirituale: m. d’animo, di carattere; rilassatezza, effeminatezza: m. di costume; la m. di vita degli antichi Sibariti. Al plur., i piaceri, i godimenti, le abitudini di una vita comoda, ricca e per lo più sensuale: vivere nelle m.; essere allevato nel lusso e nelle mollezze. Meno com. con altri usi fig. dell’aggettivo, cioè morbidezza, delicatezza, dolcezza: m. di stile, di tinte; la m. delle pieghe del panneggio; m. di lineamenti, di contorni; eravamo da qualche tempo silenziosi, come vinti dalla m. e dalla dolcezza dell’aria estiva (Soldati); o flessuosità, morbida grazia nell’atteggiamento della persona, nell’andatura: vedeva di lontano ... quella persona gentil che si moveva con languida m. sotto il grande ombrellino rosso (Rovetta).