mondiglia
mondìglia s. f. [der. di mondo1]. – Ciò che rimane dalla mondatura di qualche cosa, la parte inutile o superflua; quindi, in genere, rifiuti, residui, scorie, e sim. In partic.: 1. Complesso di corpi estranei (semi avariati o rotti, pietruzze e residui varî) che si trovano mescolati in quantità variabile ai semi o frutti di piante coltivate, dai quali vengono separati mediante la vagliatura. 2. Lega di metallo inferiore che gli adulteratori di monete usavano per abbassare il titolo legale delle monete d’oro: m’indussero a batter li fiorini Ch’avevan tre carati di mondiglia (Dante).