mongibello
mongibèllo s. m. [comp. tautologico di monte e dell’arabo giabal «monte» (v. gebel)], non com. – Propriam., nome proprio, altra denominazione dell’Etna, vulcano della Sicilia, esteso talora, nell’uso letter., al sign. generico e antonomastico di vulcano, o a indicare, in similitudini e come termine di paragone, violenta fiammata, accensione improvvisa, anche di passioni e sentimenti, o persona impulsiva, e sim.: Sospirando piangea, tal ch’un ruscello Parean le guancie, e ’l petto un Mongibello (Ariosto); quelle pupille ladre avevano acceso in quel cuore di stoppa un m. (Emiliani-Giudici).