monoglotta
s. m. e f. e agg. Chi o che parla una sola lingua. ◆ [tit.] «Inghilterra monoglotta d’Europa» [testo] […] La Gran Bretagna è diventata il più monoglotta dei paesi europei. (Stampa, 12 febbraio 2002, p. 8, Estero) • «proprio grazie a questo recente dibattito», continua [Michael] Kahn-Ackermann, «ci si è resi conto che nell’Europa comunitaria il discorso nazionale deve essere tutelato. Anche la diffusione della lingua è importante. Non vogliamo che l’Europa diventi monoglotta e che vi si parli solo inglese». (Mirella Serri, Stampa, 4 luglio 2006, p. 26, Società e Cultura) • gli anglofoni – americani, britannici, canadesi, australiani e altri – sono, come è noto, monoglotti. Credono di essere semplicemente «incapaci di imparare altre lingue», quando in effetti la loro è arroganza, è rifiuto a lasciarsi umiliare, derivante da secoli e secoli di gestione del potere. (John Lloyd, trad. it. di Anna Bissanti, Repubblica, 13 aprile 2007, p. 55, Diario).
Composto dal confisso mono- aggiunto al gr. glotta (‘lingua’).
Già attestato nella Repubblica del 7 ottobre 1995, p. 39, Cultura (Irene Bignardi).