monopartisan
s. m. e agg. inv. L’orientamento politico che incontra il consenso di un solo schieramento; promosso da una sola parte politica. ◆ Sul bicameralismo [Marcello Pera] dice: «Non è più efficiente perché appesantisce la rapidità delle decisioni, ed è poco rappresentativo del territorio». Poi aggiunge: «È meglio fare qualcosa a maggioranza che cercare unanimità e non concludere nulla». Per queste parole l’esponente della Margherita Franco Monaco accuserà la seconda carica dello Stato di essere «monopartisan» e di incitare la maggioranza «a procedere unilateralmente». (M[aria] G[razia] B[ruzzone], Stampa, 7 settembre 2003, p. 7, Interno) • [tit.] Una cerimonia «monopartisan» / Gli ulivisti tutti al Cairo. A Roma solo [Walter] Veltroni e [Luciano] Violante [testo] Ma ora, qui, è tutto più triste. Dai cori al suono militare del «silenzio», alla voce che, dal pulpito, fa la lista di tutti i caduti di Nassiriya e l’elenco diventa una specie di Spoon River italiana. [Silvio] Berlusconi a un certo punto si asciuga gli occhi velati di lacrime. [Maurizio] Gasparri ha il capo chino. [Rocco] Buttiglione ha smesso l’inseparabile sorriso, che riprenderà appena dopo questa cerimonia monopartisan. (Mario Ajello, Messaggero, 13 novembre 2004, p. 7, Primo piano) • Nel nostro viaggio a caccia di sorprese bipartisan troviamo anche molti rivalutatori della Commissione Attali (con un’eccezione di lusso, Fabiano Fabiani, che privilegia il «monopartisan»). (Maria Luisa Agnese, Corriere della sera, 17 aprile 2008, p. 1, Prima pagina).
Dall’ingl. monopartisan, a sua volta composto dal confisso mono- e dal s. e agg. partisan (‘fautore, di parte’).
Già attestato nel Corriere della sera del 27 ottobre 2000, p. 7, Esteri (Maurizio Caprara).