monotono
monòtono agg. [dal gr. μονότονος, comp. di μονο- «mono-» e τόνος «tono»]. – 1. a. Che conserva sempre, o quasi sempre, lo stesso tono, che si ripete a intervalli regolari, detto di suoni, voci, rumori e sim.: un canto m.; una musica m.; grida m.; un piagnisteo, un lamento m.; per estens., che suscita noia e stanchezza per la sua uniformità, per il suo svolgersi in modo sempre uguale, senza variazioni, cambiamenti o imprevisti: il viaggio è stato lungo e m.; lavoro m.; vita, esistenza m.; passavano i giorni tristi monotoni soffocanti (I. Nievo). b. Di persona, che fa o dice sempre le stesse cose, che si sofferma sempre sugli stessi argomenti e sim.: come siete m. con questi discorsi!; so che mi giudichi troppo serio, cioè accigliato, m., e, la parola giusta, noioso (Arbasino). 2. In ecologia, di biocenosi costituita quasi esclusivamente da un’unica specie: per es., bentos monotono. ◆ Avv. monotonaménte, in modo monotono, con monotonia: da giorni ripete monotonamente le stesse cose; un’esistenza che si trascina monotonamente.