monta
mónta s. f. [der. di montare]. – 1. L’atto, e soprattutto il modo, di montare un cavallo, cioè di cavalcare: sistema inglese, americano di m. dei cavalli da corsa; contratto di m., nell’ippica, impegno assunto da un fantino di partecipare a una o più corse, cavalcando gli esemplari di una determinata scuderia. Estens.: è una buona m., di un fantino esperto e ricercato. 2. In zootecnia, l’accoppiamento di animali domestici: stallone, toro da m., allevati appositamente per la riproduzione; stazione di m., denominazione non più usata legislativamente, ma rimasta nell’uso, dei luoghi in cui si custodiscono cavalli, asini o tori adibiti alla riproduzione. Anche il luogo in cui avviene la monta (forma brachilogica per stazione di m.): m. equina; m. taurina; condurre una cavalla, una vacca alla monta. 3. Con riferimento al sign. intr. del verbo: a. Nelle costruzioni edilizie, m. di un arco, di una volta, sinon. di freccia; in partic., la piccola freccia che viene preventivamente assegnata all’intradosso delle travi sia di ferro, sia di cemento armato, in modo da compensare gli effetti della deformazione sotto carico di quelle strutture e conservare la deformata dell’intradosso tutta al di sopra della sua linea di imposta. Inoltre, m. di un tetto, l’altezza del suo colmo sul piano orizzontale di gronda. b. M. stradale, il rapporto tra l’altezza del capostrada e la larghezza della carreggiata, che caratterizza geometricamente la sagoma trasversale della strada.